martedì 31 gennaio 2012

Nuova Legge Regionale sui B&B puglia, proposte di Assoturismo

Assoturismo si è mossa per cercare di agevolare la transizione al nuovo quadro di norme che la regione puglia sta applicando sulla questione dei B&B. Un percorso per giungere al passaggio delle strutture più grandi in B&B in forma professionale, come alternativa alla scelta obbligata di divenire affittacamere.

Ecco le altre modifiche proposte da Assoturismo

  1. Eliminare il numero massimo di pernottamenti ed innalzare a 300 giorni il periodo nel quale poter offrire ospitalità. La prescrizione del DDL di consentire ai B&B di offrire ospitalità per un minimo di 90 ed un massimo di 270 giorni potrebbe infatti “incentivare” occultamenti di vario tipo relativi a presenze che dovessero eccedere tale limite per non incorrere in sanzioni, e rappresenterebbe un freno all’iniziativa che potrebbe rivelarsi illegittimo.
  2. Dall’incontro con gli operatori è emersa la reale convinzione che l’ospitalità non possa che essere offerta esclusivamente nella propria abitazione. In caso contrario non si comprende perché nei piccoli comuni o nei centri storici sia possibile esercitare “in immobili, fisicamente separati ma prossimi”, e ciò non valga per gli altri comuni o per le periferie. Sarebbe opportuno specificare comunque cosa si intenda per “prossimi”, evitando di generare interpretazioni diverse da parte delle varie amministrazioni comunali, con il rischio di incorrere in applicazioni più o meno restrittive della norma all’interno della stessa Regione in forza di scelte di tipo “politico” e/o a tutela di alcuni a discapito di altri. In effetti questa opportunità potrebbe essere offerta ai futuri Bed and Breakfast gestiti in maniera professionale.
  3. Eliminazione del punto relativo alla limitazione per i gestori di B&B alla sola pubblicità dei recapiti e delle caratteristiche della “struttura”, perché ognuno possa pubblicizzarsi come meglio crede, purché le informazioni riportate rispondano al vero.
  4. Le sanzioni appaiono sproporzionate e vessatorie e andrebbero generalmente mitigate.
  5. Considerato che le camere saranno al massimo 3, è sufficiente, come requisito minimo, la presenza di un solo bagno ad uso esclusivo degli ospiti, come tra l’altro accade anche per la classificazione alberghiera ad una stella.
  6. Non si comprende perché le bevande e gli alimenti da somministrare nella prima colazione debbano essere “preconfezionati e non manipolati” quando la colazione dovrebbe rispecchiare essa stessa le abitudini della famiglia e le caratteristiche di autenticità alla quale si fa espresso riferimento nell’articolo 1.

giovedì 26 gennaio 2012

GIte 5 stelle in puglia

Qual è il segreto per trovare una struttura ricettiva che corrisponda alle nostre esigenze, che abbia tutte le comodità oggi irrinunciabili, fornisca servizi utili per apprezzare i dintorni e che si distingua dagli alberghi anonimi e uguali in ogni parte del mondo?
Il web ci può essere d’aiuto con i portali turistici che includono hotel, relais, dimore storiche selezionati in base a parametri precisi; tuttavia una ricerca generica potrebbe produrre troppi risultati, quindi il turista online deve sapersi destreggiare.
I siti generalisti non bastano più, per questo è nato Italy Luxury Guide, una collezione di lusso che accetta solo alberghi e relais di prestigio, il meglio che l’Italia può offrire.
Navigando la guida online si può scegliere una destinazione o una categoria, per questo è semplice trovare solo ciò che si cerca: ad esempio hotel a 5 stelle in Puglia, e si avranno a disposizione tutte le schede con le informazioni complete su quel tipo di struttura.
Di conseguenza decidere un hotel, prenotarlo e pianificare un viaggio e un’operazione molto più immediata che in passato, ma non per questo distratta. L’utente vuole conoscere i dettagli, sapere se ci sono promozioni attive, guardare foto accattivanti ed essere aggiornato sui costi e le attrattive nei dintorni.
Italy Luxury Guide ha l’obiettivo di soddisfare i clienti più esigenti e informati, che si affidano al web per scovare i posti più sorprendenti e lontani dalla massa, soggiornare in ville di pregio o romantici castelli, dimore restaurate o design hotel, in altre parole solo le esperienze più particolari, che sono presenti in ogni regione di Italia.
La Puglia, in tal senso, è un buon esempio perché da un lato ha i vantaggi del Meridione (clima piacevole tutto l’anno, mare pulito, gastronomia d’eccellenza), dall’altra le ricchezze sviluppate di recente pensate proprio per i turisti (non solo eventi e spettacoli, ma anche le masserie che tornano in funzione, ristoranti gestiti da grandi chef, tour guidati in Valle d’Itria o ai trulli di Alberobello).
Meglio allora organizzarsi da subito, perché iscrivendosi al sito si può usufruire di sconti esclusivi e vivere una vacanza da sogno nelle location mozzafiato del nostro Belpaese.

mercoledì 25 gennaio 2012

Agriturismo: calano prezzi in Sardegna, piu' alti in Toscana e Puglia

Roma - Prezzi stabili negli agriturismi italiani, che restano comunque piu' costosi del 25% rispetto alle strutture francesi e spagnole. Secondo il "Barometro dei prezzi per l'agriturismo 2012" di Toprural (effettuato a gennaio su 4.600 strutture) in media una notte in agriturismo costa 37,2 euro in alta stagione; si spende di piu' in Puglia, Toscana e Sicilia, meno in Trentino-Alto Adige, Liguria e Piemonte. Rispetto a un anno fa, la maggiore discesa dei prezzi si registra in Sardegna. Impennata delle tariffe in Sicilia Abruzzo e Lazio. Nella media nazionale (ma nel computo dei dati non rientrano Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Molise e Valle d'Aosta per mancanza di un adeguato campione rappresentativo) la spesa media resta sostanzialmente invariata (37,2 euro contro i 37,1 del 2011), con delle variazioni a seconda delle tipologie: una notte in un appartamento costa 36,4 euro (-0,6% rispetto allo stesso dato del 2011), mentre l'affitto di una singola stanza arriva a 38,1 euro (+0,9%)

A livello regionale, in Puglia si spendono in media 44,5 euro (+2% in un anno), in Toscana 44,4 euro (+0,5% dal 2011), in Sicilia 42,1 euro (+4,5%), in Umbria 41,1 euro.  In Trentino-Alto Adige, invece, la spesa media e' di 27 euro,  4,6% in meno che nel 2011. La Liguria e' la seconda regione meno cara in Italia con i suoi 33,6 euro di media (-0,9% in un anno). In Piemonte la spesa media per una notte in agriturismo e' di 34,3 euro, praticamente lo stesso valore del 2011. In Sardegna, i prezzi medi per persona per una notte in agriturismo in alta stagione scendono per il terzo anno consecutivo. Se nel 2010 si spendevano in media 39,9 euro e nel 2011 38,2 euro, nel 2012 questo valore e' sceso a 36,3 euro: meno 5,1% in un anno, meno 9,1% dal 2010. Dal confronto con i paesi vicini, il Barometro mostra che in Spagna il prezzo medio per persona/notte in alta stagione e' di 27,8 euro mentre in Francia si spendono in media 27,6 euro. (AGI)

venerdì 13 gennaio 2012

aspettando Mediterre

Il 15 gennaio 2012 alle ore 12,15, presso l’az. Agrituristica Madonna dell’Assunta in agro di Altamura, il noto regista ed attore cinematografico Sergio Rubini proporrà un reading di passi estratti da opere letterarie relative al “viaggio” nel territorio pugliese, ed in particolare in quello dell'Alta Murgia.
L'iniziativa rientra nel ricco programma di “Aspettando Mediterre 2012 nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia”.
Durante la stessa giornata, infatti, sarà possibile prendere parte gratuitamente a laboratori e percorsi di osservazione di animali selvatici, visite giudata al Pulicchio di Gravina e al lago di San Giuseppe.
Con “Aspettando Mediterre 2012” il Parco Nazionale dell’Alta Murgia ha voluto una volta di più aprirsi al grande pubblico, mostrando i propri scenari suggestivi e tutte le ricchezze di un territorio vivo e pulsante anche d’inverno.
Per ulteriori informazioni su tutto il programma di “Aspettando Mediterre 2012 nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia” 

Castellana Grotte meta turistica

Castellana Grotte è sempre più scelta dai turisti che vengono in Puglia.
Il merito è sicuramente da attribuire alle splendide Grotte che hanno reso celebre la cittadina barese e che hanno registrato 244 mila visitatori nel solo 2011, anno che ha registrato otto mila turisti in più rispetto all'anno precedente. Si tratta dell'incremento maggiore dell'ultimo decennio.

Molte le azioni e manifestazioni allestite nella Grave che hanno supportato la promozione del sito carsico: rassegne cinematografiche, concerti musicali, mostre di pittura e - non ultimo - lo spettacolo Hell in the Cave.

La cittadina turistica continua ad offrire sempre nuovi motivi di attrazione ed interesse anche in questi giorni in cui festeggia la santa patrona Maria della Vetrana.

Oggi, infatti, ricorre l'anniversario della liberazione della città dalla peste del 1691. In ricordo di questo episodio, considerato dalla tradizione popolare miracoloso, l'11 gennaio di ogni anno subito dopo il tramonto si accendono falò in tutto il centro urbano.

mercoledì 11 gennaio 2012

La notte dei fuochi di San Antonio

Sabato 14 gennaio 2012, si rinnova l'appuntamento a Roseto Valfortore con la notte dei
fuochi di Sant'Antonio, tra musica, piatti tipici e i numerosi  falò allestiti per le strade e le piazze del centro storico. Già alcuni giorni prima della ricorrenza, inizia  in paese la raccolta della legna a cui verrà data una forma particolare per dar vita a falò tematici che concorreranno all'assegnazione dei premi finali.
Le strade del borgo saranno inoltre animate dai numerosi stand della Fiera dei Prodotti Tipici degli artigiani e dei produttori rosetani.

martedì 10 gennaio 2012

Santa Maria di Leuca

Santa Maria di Leuca
Santa Maria di Leuca situato  nella parte più più meridionale della Puglia i
cui estremi sono rappresentati da Punta Meliso e Punta Ristola, che separano il
mar Adriatico dallo Ionio, infatti affacciandosi dal promontorio del Santuario
si può godere di uno spettacolo straordinario determinaton  dal mare, infinito
limpido e bellissimo.
Credo che Santa Maria di leuca rappresenti uno dei più bei posti d'Italia, un
vero e proprio paradiso terreste che tutti dovrebbero avere il piacere di
ammirare. Ripercorrendo la storia, insiedamenti, chiese, palazzi, tombe,
castelli rocce, e soprattutto un mare azzurro, limpidissimo e incontaminato,
che rappresenta inoltre la maggiore attrattiva turistica del posto.
La posizione geografica della città, ha permesso il contatto con diverse
popolazioni e quindi  ha determinato lo sviluppo di  una cultura molto ricca e
vasta  che consente ai turisti di ripercorrere la lunga ed interessante storia
del posto.
Un'esempio del persorso di fede è il Santuario di Santa Maria di Leuca, che
risale ai primi anni del cristianesimo e costruito sull'antico tempio della dea
Minerva, che in passato secondo la leggenda popolare rappresentava il primo
passo per accedere al paradiso. Dal Santuario, circondato dal mare, è visibile
il porto e l'intera località di Santa Maria di Leuca, uno spettacolo molto raro
e suggestivo, è infine il faro.
Il Santuario fu costruito tra il 1720 e il 1755 per resistere ai numerosi e
ripetuti attacchi da parte di invasori turchi e saraceni.
All'nterno del Santuario sull'altare possiamo ammirare il dipinto della
Madonna con Bambino di Giacomo Palma Junior. Inoltre all''interno della chiesa
possiamo ammirare sei altari,ai lati dell'unica navata, e numerosi dipinti. Dal
santuario parte una scalinata di 184 gradini, che termina sul piazzale del
Santuario.

Olio d’oliva taroccato la Puglia dice basta

BARI - Navi laboratorio camuffate da cargo nelle acque internazionali infestate da agropirati: a bordo si «costruisce» olio extravergine di oliva (almeno in teoria). Gli ingredienti pochi ma imprescindibili: nocciole turche marce, clorofilla per dare un po’ di colore e deodorante quanto basta. Il passo successivo è lo sbarco nei porti delle nebbie, con danni commerciali enormi: l’olio taroccato viene venduto al dettaglio a 2,50 euro (bottiglia, etichetta, tappo e due passaggi commerciali compresi). E la Puglia olivicola e olearia è al palo: la concorrenza sleale la mette fuori mercato.

Un meccanismo diabolico che la Cia di Puglia intende inceppare con una petizione indirizzata al presidente dell’Ue Josè Barroso, al commissario all’Agricoltura, Dacian Ciolos, al presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro e al ministro delle Politiche agricole e forestali, Mario Catania. «A garanzia della qualità dell’olio extravergine di oliva - spiega il presidente regionale della confederazione, Antonio Barile , nel corso di una conferenza stampa nella sede della Giunta della Regione Puglia - proponiamo l’abbassamento del parametro degli alchil esteri (composti che si formano in seguito al degrado delle olive e, in elevata quantità, testimoniano la scarsa qualità dell’extravergine ndr)».

La Cia chiede che la soglia sia portata dagli attuali 75 a 30 milligrammi al chilo per non consentire miscele. «L’attuale percentuale di alchil esteri permette - spiega Barile - di mettere in commercio con la dicitura “olio extravergine di oliva” anche oli ottenuti con miscele che possono contenere fino al 60% di oli lampanti rettificati e deodorati. Questo prodotto rappresenta la rovina dell’olivicoltura pugliese, che ha visto nelle settimane scorse crollare il prezzo dell’extravergine e delle olive».

La petizione voluta dalla Cia di Puglia viene firmata dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore alle Risorse agroalimentari e coordinatore nazionale degli assessori regionali, Dario Stefàno, che definisce la petizione «un ulteriore elemento per fare qualità». Vendola esprime soddisfazione per la «presenza nella grande distribuzione, così come negli autogrill, dei prodotti agroalimentari pugliesi». Una presenza che rappresenta «l’uscita dalla clandestinità» dei tesori della tavola regionale. Il presidente della Regione sprona, infine, gli agricoltori a «innovarsi fino all’ossessione». Per salvaguardare i produttori e contrastare la diffusione di miscele impure è stata presentata, sulla riduzione della soglia degli alchil esteri, anche un’inter rogazione bipartisan al Parlamento europeo, che vede Paolo De Castro (Pd), e Sergio Silvestris (Pdl), come primi fir matari. un mercato che penalizza anche il turismo enogastronomico legato a questa risorsa.

Infatti masserie e agriturismi dove viene prodotto l'oro della puglia... lamentano queste situazioni

LE CIFRE DELL’OLIVICOLTURA PUGLIESE - Interessa 360mila ettari, impegna 9 milioni di giornate lavorative. La produzione lorda vendibile sfiora i 300 milioni di euro. La regione mette sul mercato 1,5 milioni di quintali di extravergine: prima al mondo.

giovedì 5 gennaio 2012

Il Carnevale di Putignano è già iniziato!

Toglietevi i panni della Befana e cominciate ad indossare quelli di Carnevale! C'è un luogo in Italia dove il Carnevale è già iniziato e per essere precisi è cominciato subito dopo il Natale, il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano. Siamo in Puglia, a Putignano, dove cominciano ad entrare nel vivo i festeggiamenti per uno dei carnevali più noti e antichi d'Italia. Putignano, colonia della Magna Grecia, celebra probabilmente la festa fin dall'epoca dei culti dedicato a Dioniso che fanno parte della storia del carnevale e ben si sposano alle tradizioni di accessi e facezie tipiche della festa che, nel calendario cattolico, precede la Quaresima. Anche nel caso del Carnevale tradizioni cristiane si agganciano a quelle che in precedenza erano feste e tradizioni pagane dando origine a spettacolari celebrazioni che assumono diverse sembianze in tutta Italia. Connesso al Carnevale di Putignano è il culto di Santo Stefano. Una antica tradizione fa risalire la prima edizione del Carnevale di Putignano al 1394 anno nel quale i Cavalieri di Malta decisero di trasferire il 26 dicembre le reliquie di Santo Stefano, protomartire dell'Abbazia di Santo Stefano di Monopoli ( una cittadina costiera a cinquanta chilometri da Bari), nell'entroterra, per metterle al riparo dagli attacchi dei pirati saraceni.
Putignano venne scelta come luogo del trasferimento. All'arrivo delle reliquie del santo gli abitanti della città, impegnati nel lavoro dei campi, abbandonarono il lavoro e si accodarono alla processione abbandonandosi a canti e balli. Da quel momento, secondo gli storici, nacquero le Propaggini, il momento più significativo del Carnevale di Putignano.
Nel corso della festa delle Propaggini i poeti dialettali si alternano sul palco della piazza principale della città per declamare versi satirici in rima contro i potenti. Dopo una breve interruzione, il 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, si susseguono appuntamenti, tutti i giovedì, in cui si ironizza su determinati strati sociali: i monsignori, i preti, le monache, i vedovi, gli scapoli, le mogli, i cornuti.

Il Carnevale si conclude il Martedì Grasso con il Funerale del Carnevale rappresentato da un enorme maiale di cartapesta, arte nella quale i putignanesi primeggiano. Il maiale verrà bruciato in piazza e gli ultimi minuti del periodo carnascialesco sono vissuti ascoltando i 365 rintocchi della Campana dei Maccheroni, bevendo gli ultimi bicchieri di vino e mangiando fumanti piatti di pasta in previsione delle rinunce quaresimali.
Tra i motivi d'attrazione maggiore del Carnevale di Putignano ci sono, ogni anno, i carri allegorici. I Giganti di Cartapesta, così come vengono chiamati, sono vere e proprie opere d'arte che i maestri cartapestai realizzano nelle fucine dei Capannoni. La Maschera ufficiale di Putignano è Farinella, un personaggio che deve il nome ad un cibo tipico. La Farinella è una farina finissima ricavata da ceci o orzo che viene utilizzata per i piatti tipici della zona.Ma non è soltanto l’elemento-cartapesta ad animare le sfilate di un Carnevale che nel travestimento ha da sempre avuto un momento di assoluto rilievo. Così, a rendere ancora più composito e luminoso il fiume in piena dei Corsi Mascherati, ecco i Gruppi Mascherati, chiamati a presentare autentici spettacoli itineranti attraverso costumi, musiche e coreografie studiati per l’occasione.
Tra gli altri riti di un Carnevale tanto lungo come quello di Putignano ricordiamo la Festa dell'Orso e l'Estrema Unzione del Carnevale che precede il funerale. La prima si svolge il 2 febbraio, giorno della Candelora. Protagonista è un orso il cui legame con il carnevale è confermato da alcune capacità magico-divinatorie che la tradizione popolare gli attribuisce. Secondo un antico proverbio putignanese infatti l'orso ha la possibilità di prevedere l'andamento del clima per la parte rimanente dell'inverno sulla base di una logica “rovesciata”: se in quel giorno il tempo è buono l'orso si costruisce un riparo, se invece il tempo è cattivo l'orso non si preoccuperà.

L’ Estrema Unzione entra in scena ogni anno alla vigilia del Martedì Grasso, ultimo giorno di carnevale prima che il calendario introduca il periodo, più dimesso, della Quaresima. Nella penultima sera di vita del Carnevale, un corteo mascherato con paramenti sacerdotali e vestiti clericali si sposta per le vie del paese impartendo una benedizione tutta particolare e declamando una esilarante biografia in vernacolo del Carnevale morente

mercoledì 4 gennaio 2012

Arriva la Befana: in Capitanata porta musica, solidarietà e doni

Per la festività dell’Epifania in Capitanata non mancano gli eventi per grandi e soprattutto piccini all’insegna di buona musica, dolci e doni. Foggia, Manfredonia, Cerignola e Orsara di Puglia sono pronte per condividere tutti insieme momenti di gioia in uno dei giorni più amati da tutti, quello dell’Epifania.
L’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Foggia ha organizzato un programma di eventi dedicata ai più piccoli, proprio perché l’Epifania è la festa dei bambini. Si inizia dal pomeriggio del 6 gennaio quando, alle 16,30 nella sala del consiglio comunale, verranno consegnati i doni ai bambini indicati dai Servizi sociali.
Subito dopo arriverà la Befana in carrozza su corso Garibaldi accompagnata dai Re Magi e da Babbo Natale, insieme sfileranno in un corteo che si muoverà per le vie centrali della città fino a raggiungere piazza Cesare Battisti dove si terrà il ‘Tombolone in musica’.
Ma non è finita quì, la novità inserita nel programma dell’assessorato alle Politiche Sociali è ‘Befana 115′ organizzata dai Vigili del fuoco di Foggia che vedrà i pompieri liberi dal servizio offrire cioccolata calda ai bambini e regaleranno un sorprendente arrivo della Befana: l’appuntamento è alle 17,30 in piazza.
L’assessore alle Politiche Sociali, Pasquale Pellegrino, sottolinea che nonostante le scarse risorse economiche l’assessorato ed il Comune di Foggia “ancora una volta” sono riusciti a regalare ai bambini un “momento di gioia”, in quanto la festa della Befana è solo uno delle tante occasioni di aggregazione organizzate per le festività natalizie e ringrazia anche i Vigili del fuoco per la loro disponibilità nel rendere ancora più speciale l’Epifania.
A Manfredonia invece gli eventi per la festa della Befana iniziano domani, 5 gennaio, ad aprire il sipario alle 21 il Concerto Musica Swing Jazz “Moon Light Swing Band” in Piazza del Popolo. Venerdì 6 gennaio alle 18 serata di solidarietà “per e con gli anziani”, organizzata dell’Associazione ‘Paser’ – Casa di riposo ‘Anna Rizzi’.
La città del Golfo concluderà le feste natalizie con l’esposizione fino a domenica 8 gennaio della Mostra presepi dell’“Associazione Italiana Amici del presepio” presso il Convento di Santa Maria delle Grazie.
Il Cordinamento Unione di Capitanata di Cerignola distribuirà regali ai bambini della Capitanata che per situazioni economico-sociali non conoscono la Befana. Nella sede di via San Martino 30 a Cerignola può recarsi chi vuole contribuire con offerte o regali a questa iniziativa, che vedrà poi la distribuzione dei doni nel pomeriggio del 6 gennaio nella sede di Foggia.
Ad Orsara di Puglia animazione e degustazioni. La festa inizierà dalle 11,30 con lo spettacolo per bambini ‘Arriva la Befana’ ideato dalla Proloco: giochi, doni e animazioni per i più piccoli e nel pomeriggio proseguirà con degustazioni gratuite e Presepe Vivente nell’abbazia di Sant’Angelo, in Largo San Michele.
I Re Magi porteranno i dolci tipici natalizi che i visitatori del Presepe Vivente potranno degustare. Nell’ultima festività natalizia, dalle 17,30 fino alle 20,30, il piccolo borgo del Subappennino dauno si trasformerà di nuovo in un viaggio attraverso le botteghe per raggiungere la grotta della Natività.
I visitatori a partire dalle 20,30 potranno degustare gratuitamente i dolci tipici del Natale, tra cui cartellate, mandorle ricoperte di cioccolato, torroncini, biscotti, torte e altre varietà di prodotti da forno.
Nella Chiesa dell’Annunziata, inoltre, sarà esposto il presepe artistico che partecipa alla quarta edizione di ‘Natale in Casa Daunia’: la mostra-concorso che valorizza l’antica e nobile tradizione dell’arte presepiale presenta un’opera dedicata ai legami storici, culturali e commerciali tra Orsara di Puglia, Foggia e Napoli.
Il presepe artistico orsarese è impreziosito da un plastico in scala dell’antico Palazzo di Torre Guevara, una struttura con oltre trecento anni di storia, fu costruito nel 1680 per la famiglia nobile Guevara di Bovino per soggiornare nei periodi di caccia. La Torre si trova nella piana compresa tra i due affluenti Sannoro e Lavella, a nord del torrente Cervaro. Dunque una festa dell’Epifania che in Capitanata regalerà momenti di solidarietà, di sorrisi e di gusto, accompagnati da buona musica e allegria.

Epifania: calo presenze

Primo ponte dell'anno con l'Epifania ormai alle porte. La crisi e la raffica di aumenti e tasse, però, placano notevolmente la voglia di viaggiare degli italiani, con una riduzione delle partenze di oltre il 30% rispetto a 2010 e 2011. Il ponte resta comunque appetibile: sono infatti 3 milioni gli italiani in partenza già da ora - fa i conti Telefono blu - e questi si aggiungono ai tre milioni ancora in vacanza, partiti subito dopo Natale o a Capodanno.

Questa volta chi parte ha una disponibilità media di 450 euro, soldi che verranno spesi per recarsi in montagna (48%), all'estero (12%, di cui 6% sceglie mete esotiche, il resto capitali europee), in seconde case soprattutto al mare (28%), e per visitare città d'arte (10%). I veri rientri avranno inizio domenica. Il 70% degli italiani in viaggio si muove in auto, il 9% in aereo, il restante con treni e navi.

Le province che si spopoleranno di più nel weekend dell'Epifania sono Roma (con 280 mila cittadini in partenza), Milano (220 mila), Torino (90 mila), Bologna (60 mila), Firenze e Genova (50 mila). Nel sud Napoli e Bari (rispettivamente 30 mila e 20 mila).

domenica 1 gennaio 2012

Niente crisi a capodanno nei trulli

MARTINA FRANCA - Il paesaggio dei trulli rimane una proposta vincente per il turismo internazionale. Gli stranieri tornano in massa in valle d’Itria per festeggiare il Capodanno. La notte dell'ultimo dell'anno ci sono almeno 60 veglioni organizzati negli esercizi pubblici, che non rinunciano al cenone di San Silvestro, malgrado il divieto di pubblicità da parte della Comune. E c’è pure chi ha difficoltà a reperire personale per il servizio ai tavoli.

La voglia di dimenticare la crisi è più forte della crisi stessa. Il turismo tiene bene. E sembra ormai una prospettiva da cavalcare per Martina, Locorotondo e Cisternino, alla stregua di Alberobello che rimane la regina per il patrimonio riconosciutogli anche dall’Unesco. La tutela del paesaggio, anche se rappresenta un sacrificio per le categorie edili, si può trasformare in una risorsa, se è vero che rispetto al calo nazionale del 20% dei cenoni, come ha previsto Confcommercio, in Valle d’Itria invece la voglia di stare fuori regge rispetto allo scorso anno.

In molti locali che hanno già fatto l’esaurito si faranno feste private, dove il numero dei partecipanti è formato da gente dello stesso ambiente e delle stesse comitive. Niente feste all’aperto, per la temperatura rigida che di notte scende sotto i 5 gradi, ma non mancano le occasioni per accendere il caminetto in campagna, dove inevitabilmente si sposteranno centinaia di giovani, facendo ricorso alle numerose “gastronomie” e alle macellerie per i fornelli. Capodanno rimane un appuntamento di attrazione ed anche i b&b del centro storico hanno trovato clientela a supporto degli alberghi diffusi, prediletti da coloro che vogliono iniziare l’anno in coppia, rispetto alle offerte degli hotel che invece hanno offerto pacchetti da tre giorni, che ricomprendono anche il primo pranzo del 2012.

Per una notte tornano i grandi numeri del turismo estivo in Valle d’Itria, che aveva retto bene anche l’impatto di Natale e Santo Stefano. Il settore tiene anche se non riesce a superare le proposte del week-end. Merito anche di un gran numero di emigrati che tornano a casa e riescono a trasportare amici, affascinati da un territorio che deve ancora sviscerare le sue potenzialità dopo essere passato dalla cultura contadina a quella industriale con il tessile. Il coraggio di potenziare i servizi per rendere più stabile il fenomeno è una delle scelte da fare per il 2012. Il fascino della Valle d’Itria rimane intatto ed è un motivo di attrattiva internazionale