sabato 10 settembre 2011

Arriva la vendemmia


Le vacanze non sono ancora finite, e c'è ancora chi vuole concedersi weekend lontani dallo stress. Meglio se in campagna, ancora meglio se a vendemmiare.


Mezzo milione di italiani non hanno ancora salutato l’estate. E non hanno tantomeno chiuso in un armadio la voglia di partire per altre terre ed altri luoghi. Dopo le calde vacanze agostane, che hanno visto vincere su tutte le destinazioni soprattutto le regioni balneari del Sud, gli ultimi weekend di caldo e sole saranno dedicati alla campagna e all’aria aperta, quella fresca, pulita, ricca degli odori di un tempo.
A rivelarlo è la Coldiretti che prevede, negli oltre 19mila agriturismi nazionali, nuovi e ricchi flussi turistici che potranno usufruire di una ricca varietà di operazioni colturali, dalle passeggiate in mezzo ai campi alla raccolta della frutta, dalle operazioni di mungitura a quelle di lavorazione del formaggio. E, magari, ci si può dedicare alla vendemmia, la nuova moda chic che si sta diffondendo nel nostro Paese.

Sono sempre più le strutture che si stanno aprendo alla vacanza-vendemmia, offerta nata nella prima metà degli anni '90 in Francia che però, dato l'insuccesso, sparì nel giro di poche stagioni. In Italia, invece, il mercato delle eno-vacanze sembra non volersi arrestare. Dal Trentino alla Sicilia, passando per Toscana, Umbria, sino alle pedemontana veneta o all'assolato Tavoliere pugliese. Le strutture che ospitano i turisti sono solitamente super-accessoriate e dotate di ogni confort, come nel caso di un agriturismo nei pressi di Colle val d'Elsa, nel senese. Qui non solo lavoro nei campi, ovviamente: accanto alle vigne, infatti, una piscina con tanto di vasca idromassaggio accoglierà le membra stanche dei lavoratori vacanzieri. E, una volta usciti dall’acqua, ci si può immergere nei vapori di una sauna, oppure affidarsi alle mani di una massaggiatrice indiana dalla comprovata esperienza.

A Locorotondo in Puglia la giornata inizia la mattina con la vendemmia del Negramaro, mentre a mezzogiorno un pulmino d'epoca trasporterà i turisti ad un agriturismo contadino dove verranno serviti piatti tipici della Val d'Itria. I frutti del duro lavoro si vedranno nel giro di pochi mesi, quando il vino sarà recapitato direttamente a casa. A Sant'Anstasio, frazione di San Giustino, in provincia di Perugia, i vitigni di Grechetto, Sangiovese e Merlot non solo viti e vini ma anche tante sorprese: le bottiglie che saranno spedite saranno personalizzate, con le iniziali personali anche sul tappo.  


domenica 4 settembre 2011

Vacanze in calo per gli italiani

La crisi economica frena le vacanze degli italiani, ma guai a dirlo. Molti preferiscono restare al lavoro oppure scelgono piccoli soggiorni mordi e fuggi nel fine settimana per portare i bambini al riparo dal gran caldo delle città. Un 10-15 per cento di abitanti del Bel Paese quest'estate si barricherà nella propria abitazione o si "nasconderà" nella seconda casa al mare, in montagna o al lago pur di non confessare a parenti, amici e colleghi di aver dovuto rinunciare alle tanto agoniate ferie per problemi economici.

Saranno infatti il 51,3% gli italiani maggiorenni che hanno già fatto o si apprestano a fare vacanze da giugno a settembre, dormendo almeno una notte fuori casa. Coloro che invece rimarranno a casa saranno il 46,3% della popolazione, in forte crescita rispetto al 43,8% dell'estate 2009. I motivi per i quali così tanti italiani non si muoveranno, saranno dovuti addirittura nel 54,9% dei casi a fattori economici.

«Si accresce, purtroppo, il solco tra chi può permettersi un periodo di vacanza estiva e chi no e seppur il giro d'affari si accresca del 20% esso è semplicemente dovuto da un lato alla fiammata inflazionistica di tutto ciò che consente la movimentazione turistica e dall'altro all'incremento (da 10 a 12) dei giorni di permanenza fuori casa». Da gennaio a giugno l'Istat ha rilevato incrementi significativi di tutto ciò che consente di viaggiare: dalle autostrade (+5,5%) alle ferrovie (+12,7%), dalle benzine (+14,8%) agli altri carburanti (+13,3%), a fronte di una diminuzione dei prezzi degli alberghi nazionali mediamente dell'1%. Secondo il il Presidente degli Albergatori italiani ciò sancisce la nascita di una nuova malattia del nostro sistema economico, definibile sinteticamente come "povertà turistica".

La spesa media? Passerà dai 710 euro del 2009 agli 853 euro di quest'estate «per un incremento del 20% determinato dall'incremento delle notti (da 10 a 12) e dall'aumento dei costi del viaggio e degli spostamenti interni al Paese», precisa Federalberghi. Per la vacanza oltreconfine la spesa media pro-capite si attesterà invece sui 1.065 Euro rispetto ai 1.173 Euro del 2009 a conferma di un minor costo della vita in alcune aree turistiche straniere che vede peraltro il prezzo dei vettori aerei (mezzo di trasporto prediletto per chi viaggia all'estero) diminuito di quasi l'1% rispetto al 2009. La vacanza estiva degli italiani sarà consumata principalmente in località marine: il 74,6% preferirà la spiaggia, mentre gli amanti della montagna salgono al 17,4% delle preferenze e le presenza nelle località d'arte scendono all'1,9%. Stabili le località dei laghi con l'1,9% di domanda e le località termali dove si attesterà l'1,4% della domanda complessiva italiana.

Tra le tipologie di soggiorno, scelte dagli italiani per trascorrere le proprie vacanze estive, l'albergo rimane il leader incontrastato - scelto dal 34,6% dei vacanzieri -, vedendo premiata, almeno in questo, l'accorta politica dei prezzi praticati in discesa. Seguono, nell'ordine, l'appartamento in affitto con il 14,3%, la casa di proprietà con il 12,4%, la casa di parenti o amici con l'11,2%. In buona crescita il villaggio turistico con l'8,1% e il campeggio con il 7%, mentre calano i residence con il 3,6%, i bed&breakfast con il 2,1 e l'agriturismo con l'1,3%. Cresce infine il segmento crocieristico che passa dallo 0,8% della domanda nazionale del 2009 all'1,3% di quest'anno. Agosto si impone ancora e sempre quale leader assoluto col 66,3% della domanda. Seguono luglio col 40,3%, giugno col 27,8% e settembre col 19,5%.