mercoledì 29 febbraio 2012

Parte il tour fotografico “Pasqua in Puglia: I Luoghi della Passione”

Favolose atmosfere, colori indefinibili, l’inconfondibile profumo dei ceri e delle spezie della terra, la suggestione nostalgica dei canti popolari, dei riti processionali, dei profumi ancestrali. Il tour fotografico “Pasqua in Puglia: I Luoghi della Passione” è tutto questo ed altro ancora.
Organizzato dall’associazione culturale Opera di Molfetta, coordinatrice del progetto di promozione turistica “La Settimana Santa in Puglia”, si svolgerà dal 5 al 9 aprile (5 giorni – 4 notti) ed è rivolto a fotoamatori e fotografi professionisti. Partendo da Molfetta (Ba), il programma propone un itinerario, dal Gargano allo Ionio, alla scoperta delle splendide sfaccettature di una terra dove l’azzurro del mare, delle città costiere, dei loro porti, crocevia per l’oriente, si alterna ai paesaggi segnati dagli ulivi, dai vigneti, dalle masserie, dove i sapori unici del mare si fondono con quelli dolci e profumati della terra. Si viaggerà di notte, accompagnati dal cielo stellato primaverile o alle prime luci dell’alba, salutati dal volo dei gabbiani, per osservare, fotografare e ascoltare i suoni, i rumori, i racconti che le pietre delle bianche cattedrali romaniche, delle strette viuzze lastricate, delle torri e delle fortificazioni, nel loro dialetto, sussurrano, per fissare in immagini le suggestioni intense e potenti che gli eventi processionali sono in grado di provocare. I fotografi potranno assistere ed entrare nel vivo degli eventi processionali pasquali, ammirando con i propri occhi e immortalandoli con i propri scatti fotografici per poi visionarli in sessioni di editing e brifing giornalieri all’interno di ambienti professionali attrezzati con computer Mac. Insieme contribuiranno alla creazione del catalogo, distribuito gratuitamente ai partecipanti, con i propri scatti che saranno inseriti altresì nel volume istituzionale della “La Settimana Santa in Puglia” e in un’esposizione collettiva aperta al pubblico. Il reportage, il viaggio, le emozioni, l’azienda, il catalogo, la mostra, il volume, per un’esperienza da vivere a tutto tondo

venerdì 24 febbraio 2012

Tour tra le masserie pugliesi

Percorrendo le campagne pugliesi ci si può imbattere in numerose masserie, simbolo di trasformazione del territorio rurale. Partendo da Taranto, dopo una visita doverosa al Museo Archeologico, ci si dirige a Palagianello dove si ammirano Masseria Abissinia, Masella e Pozzo di Sarro. Nel pomeriggio si consiglia una sosta al Museo della Civiltà Contadina, nella Masseria Lupoli a Crispiano, mentre a pochi chilometri, sulla strada per Martina, si incontra la Masseria Russoli, gestita dal Corpo Forestale dello Stato e sede dell’allevamento dell’asino martinese.
 Proseguendo verso ostuni si possono trovare diverse masserie con trulli , quali la Masserie Cappuccini, o la  Masseria Ferri, gestita dalla sign Lella, insegnante in pensione, oppure proseguire verso le marine di Ostuni, dove incontrare, Masseria il Frantoio. Spostandosi verso l'adriatico possiamo visitare Masseria Salamina, un antica masseria fortificata a 5 km dal mar adriatico e dagli scavi di egnazia
 Il nostro itinerario termina ad Acaya, vicino Lecce, che vale la pena raggiungere per visitare il suo piccolo villaggio fortificato, circondato da possenti mura ed un ampio fossato,  e visitare Masseria Specolizzi, una piccola perla sullo Ionio

domenica 19 febbraio 2012

Bit, successo dei sapori pugliesi nei due stand

BRINDISI – Si è conclusa ieri la prima giornata della Borsa Internazionale del Turismo a Milano (Bit) per la Provincia di Brindisi che era presente. Quest'anno la decisione dell'Amministrazione Provinciale di Brindisi di agire su due fronti: il primo è istituzionale all'interno dello stand della Regione Puglia nella Fiera dedicato agli operatori turistici e ai buyers; il secondo invece è quello in piazza Beccaria in zona Duomo di Milano. I comuni di Brindisi, Carovigno, Ostuni e Ceglie Messapica e la Provincia sono impegnati in un'opera di promozione con dvd, cd- rom e brochure per far conoscere le più importanti aziende del territorio. Ai turisti sono poi offerti degli assaggini dei prodotti tipici locali. In fiera la Provincia di Brindisi è presente in due desk all'interno dello stand della Regione Puglia: uno è quello della “Valle d'Itria” e quello “Salento”. Il primo promuove le bellezze architettoniche e paesagistiche e naturali presenti nei vari comuni a nord di Brindisi mentre quello “Salento” comprende i paesi a sud del capoluogo. Fondamentale è l'appuntamento di quest'oggi dove alle ore 10 l'assesosre provinciale allo sviluppo Pietro Mita terrà una conferenza “Provincia di Brindisi: fascino di una terra”.
Saranno presenti anche l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, gli assessori al Turismo dei Comuni di Fasano e Ostuni, rispettivamente Gregorio Anglani e Agostino Buongiorno, il segretario della Fondazione Dieta Mediterranea Agostino Grassi e Francesco Nacci responsabile territoriale di Pugliapromozione. La provincia di Brindisi è stata premiata con il premio “Ospitalità Italiana”. I riconoscimenti, nella categoria “Alberghi a cinque stelle” e “Ristoranti itnernazionali della sesta edizione del premio, sono stati conferiti alla masseria “Relais del Cardinale” di Fasano e al ristorante “Taverna della Torre” di Cisternino. “Si tratta dell’ennesimo riconoscimento – afferma il presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese – ottenuto da due fra le tante strutture ricettive di cui la nostra terra è ricca. Mentre per il comune di Ostuni, Masseria Cappuccini, premiata per la sua originalita, di masseria con trulli e Piscina, con ottimo rapporto qualita prezzo. E’ il segno tangibile di come la qualità in termini di servizi offerti da un lato e la grande capacità di accoglienza dall’altro, supportate da una buona rete di collegamenti, rendono possibili risultati di questo tipo dal punto di vista turistico”.                                                                       

venerdì 10 febbraio 2012

San Valentino: Castellaneta meta romantica per eccellenza nel segno del suo divo

ROMA. Per la festa degli innamorati, oltre alla tradizionale meta di Verona nel segno di Romeo e Giulietta, e Parigi, capitale degli innamorati per antonomasia, si fa spazio tra le destinazioni romantiche Castellaneta, cittadina in provincia di Taranto. Una festa tutta all'insegna di Rodolfo Valentino, grande interprete del cinema muto, considerato nella sua citta' natale come il vero simbolo di San Valentino. L'amante immortale, l'emblema dell'amore continua infatti ad affascinare intere generazioni di donne.

La Fondazione e il Museo dedicato a Rodolfo Valentino per la festa degli innamorati stanno organizzando, infatti, una rassegna cinematografica dedicata al mito del cinema, nato proprio a Castellaneta nel maggio del 1895.

"Il museo - spiega all'Adnkronos il direttore del Museo Giuseppe Nigro - nel giorno di san Valentino conta un picco di presenze dovuto proprio alle coppie in visita. Innamorati che arrivano da ogni parte d'Italia e che con la loro presenza confermano che Rodolfo Valentino rimane un mito intramontabile".

giovedì 2 febbraio 2012

Salento: natura, storia e tradizioni

Bastano pochi accenni ed esempi per un'unica visione: il Salento è natura, verde, paesaggio ricco di ulivi, storia e tradizioni. Un antico ecosistema inondava di verde il Basso Salento: il Bosco di Belvedere. Una foresta rigogliosa, culla di specie animali e vegetali appenninico-mediterranee si estendeva da Cutrofiano a Specchia, da Parabita a Giuggianello, una scenografia caleidoscopica di paesaggi.

I principi Orsini del Balzo unirono al Castello Manfredi, di Supersano, quattro torri facendo guadagnare all'abitato il titolo di "Terra", qui nelle stanze intrise di storia è stato allestito il Mubo, Museo del Bosco.

Il museo si estende su due livelli, il piano terra con incantevole ricostruzione di un frammento di ecosistema ed uno spazio dedicato ai tanti mestieri del bosco, gli strumenti suscitano grande stupore per la loro bellezza e per l'elevata tecnologia: il falegname, il cacciatore, l'artigiano dei cesti, e quello della ceramica, il carbonaio, abile costruttore di cupole di legna che, mediante un lungo procedimento, venivano ridotte in carbone e carbonella.

Al piano superiore del Mubo, in cinque sale, si snoda la storia dello sfruttamento dell'area del Bosco che interessava il territorio oggi occupato da ben 15 comuni e da numerosi oliveti.

L'allestimento coniuga le esigenze didattiche con un'attenta ricostruzione ambientale, archeologica e storica, garantita dalla partecipazione al progetto di docenti dell'Università del Salento sotto la direzione scientifica del prof. Paul Arthur. Le diverse sale espositive, le ricostruzioni grafiche realizzate dallo studio Inklink di Firenze, i reperti archeologici, la riproduzione di manufatti ceramici e degli strumenti litici atti a alla loro lavorazione, consentono al visitatore di fruire di un percorso informativo di particolare interesse e suggestione.

Nella zona di visita è bene far tappa presso il Casale di Sombrino e la chiesa della Coelimanna, in questi spazi si ritrovano gli stessi esemplari di piante, accanto ai pannelli, ai reperti, ai diorami, vere opere d'arte alla portata di tutti.

"Le Vie del Sale" è un libro scritto da Corrado Russo, una guida utile, tascabile, da portare nei percorsi turistici dell'estremo lembo del tacco d'Italia, per scoprire itinerari mai conosciuti e tratteggiati un'ottima dotazione di mappe di sentieri e indicazioni sui gradi di difficoltà.

La storia del sale da tempi immemorabili ha tracciato le vite di molte persone in Italia Meridionale e in Salento, fino al diciannovesimo secolo quando è diventato monopolio dello Stato. Nel Sud in modo particolare si continuò con la produzione illegale del sale che serviva al sostentamento di tante famiglie, il sale divenne così elemento caratterizzante della zona e dei percorsi del tacco d'Italia oltre ad aver influenzato arte e cultura locale.

L'esplorazione di molte tappe del Parco Naturale Regionale "Costa Otranto S.M. di Leuca e Bosco di Tricase", l'incursione nel mondo sommerso, il fondale del mare delle vie del sale e le non poche sorprese che riserva, come la grotta sommersa la "Varchicedda", questi sono solo alcuni esempi.

Un testo che è per Corsano, in provincia di Lecce, un frammento importante di una storia poco nota, conosciuta, forse, tramite i racconti di chi è stato protagonista vicino ad un caminetto d'inverno, seduto su uno "ssettatturo" in pietra nell'atrio di una casa a corte d'estate. Il viaggio tra le meraviglie della "chora" di Corsano si conclude nel suo Paesaggio di pietra, ricco di storia e religiosità, con le sue distese di ulivi secolari, aree boschive e ampie aree di Macchia mediterranea, elementi che contribuiscono a rendere unico il Parco - Museo del Sale, di cui la torre costiera Specchia Grande rappresenta il monumento simbolo.

In Salento non mancano le fattorie didattiche, luoghi in cui il bambino è chiamato ad immergersi nella natura e vedere da vicino il mondo agricolo, la sua storia e tradizioni. Il 18 Giugno 2011 si è tenuta una prestigiosa manifestazione "Masserie sotto le stelle" la prima notte bianca nelle masserie del Salento. Una rassegna creata con la collaborazione dell'Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Puglia Eventi e dell'Associazione Masserie Didattiche. Scelte che hanno nuovamente reso appetibile, in loco, l'attività agricola, avvicinando a questa realtà nuove leve di giovani imprenditori. Inoltre ha preso vita, negli ultimi anni, tra gli operatori delle masserie, grazie ad una crescente sensibilità verso questi valori di autenticità, la volontà di impegnarsi nel settore dell'ospitalità turistica.

Da vedere: Masseria didattica "La Torre" a Corigliano d'Otranto, che propone il percorso sensoriale per il riconoscimento e l'utilizzo delle erbe spontanee e officinali della macchia mediterranea; Masseria didattica "Gli Ulivi" a Tricase, dove con uno chef si parla di dieta mediterranea, un modello nutrizionale sempre più apprezzato che ha riconquistato l'interesse dei consumatori e va sempre più diffondendosi anche a livello internazionale;Oppure la Masseria Specolizzi nel basso Salento(Presicce) a due km dal mare con due piscine; alla Masseria didattica "Sant'Angelo" a Corigliano d'Oranto (LE), dove sono organizzate giornate didattiche e gite scolastiche naturalistiche, un percorso per riscoprire l'antico legame tra l'uomo e la pietra, con dolmen, menhir, specchie, manufatti di vario genere e paiari, oltre a stage e corsi nell'ambito dell'agricoltura e della gestione di aziende agrituristiche, alla sera, poi, cena contadina con racconti e aneddoti di nonno Gianni e musica popolare con i "Gricanti" cantori di lavoro in grico (lingua della Grecia Salentina); Masseria didattica "Triticum" a Francavilla Fontana (BR), si scopre la lavorazione della lana come anticamente veniva trattata e filata per ottenere i tessuti; Masseria didattica "Torrone", Ostuni (BR), qui ci si cimenta in laboratorio didattico - facciamo le orecchiette - espressione tipica pugliese; Agriturismo-Masseria "San Biagio", Calimera-Mendugno, (LE), è il posto ideale per riscoprire le cose di una volta, si presta sia per visite individuali di famiglie che decidono di portare i propri bambini a contatto con la natura e la vita contadina, sia per le scolaresche che vogliono approfondire gli aspetti dell'agricoltura e dell'allevamento di bufale.

Se avevate bisogno di tuffarvi in un paesaggio verde avete trovato il posto adatto sia che siate in compagnia di amici sia di bambini.

Le masserie Salento vi aspettano!