Ad un turismo in affanno a causa, soprattutto, del difficile momento congiunturale, l’agriturismo pugliese mostra ancora una volta - in occasione del Ponte dell’Immacolata - un andamento vivace, con prenotazioni lente ma in costante aumento, sintomo di un settore in buono stato di salute.
“Stiamo affinando i servizi – spiega il Presidente di Terranostra Puglia (Associazione agrituristica della Coldiretti), Gianvincenzo De Miccolis Angelini – e offriamo opportunità differenti rispetto alle strutture alberghiere convenzionali. Le nostre masserie sono predilette da gruppi familiari con bambini sotto i 10 anni, perché possono giocare liberamente all’aria aperta, così come apriamo l’ospitalità agli animali che nella maggior parte degli alberghi sono rifiutati”. Per questo le prenotazioni si sono ‘allargate’, andando oltre i due mesi di luglio e agosto, dato che l’agriturismo contribuisce fortemente alla destagionalizzazione del turismo pugliese. Al contempo è cresciuto di un ragguardevole 25% il dato relativo all’affluenza di turisti stranieri. L’offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,4 percento. Sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di oltre 15 milioni di euro. Si tratta di cifre considerevoli se si pensa che le strutture attive sono circa 350 e risulta tuttora utilizzato meno del 20% delle risorse turistico-ambientali.
E’ Terranostra Puglia, associazione agrituristica della Coldiretti, a diffondere i dati dell’agriturismo in Puglia, sottolineando il peso assunto dal turismo rurale negli ultimi venti anni. “L’agriturismo ha aumentato – aggiunge il Presidente della Coldiretti Puglia, Pietro Salcuni - la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale: senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina o, peggio, diventerebbero facile preda di attività illegali”.
Tutto ciò non può e non deve essere confuso con chi sfrutta l’attenzione che la campagna è riuscita a conquistarsi. “L’agriturismo è complementare all’attività agricola principale – precisa il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - e tale deve restare, se vuole essere messaggera della genuinità e della qualità dei prodotti tipici, oltre che strumento di conoscenza delle potenzialità ed opportunità economiche e sociali delle nostre ‘mille campagne’. Per questa ragione è molto attesa la nuova Legge della Regione Puglia sull’agriturismo, dato che il provvedimento, passato solo in Giunta, non è ancora approdato in Consiglio regionale, dove le organizzazioni professionali agricole e le associazioni di categoria corrispondenti daranno un contributo in termini di emendamenti al testo”.
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