lunedì 2 aprile 2012

A Pasqua gli italiani preferiscono l'agriturismo

Calano le preferenze per mete all'estero

 Il 18% degli italiani partirà quest'anno per le vacanze di Pasqua meno dello scorso anno vuoi e complece la crisi economica che colpisce orami tutti i settori: è quanto emerge da un sondaggio condotto a marzo su oltre 4600 utenti, in collaborazione con il sito Travelfool.it.

Il dato che fa ben sperare e resta invariato rispetto a quello registrato dall'Osservatorio Nazionale del Turismo nel 2011 e nel 2010. Dai dati emerge che l' agriturismo è l'unica struttura ricettiva a crescere nonostante la crisi. La conferma arriva dal sondaggio di una associazione dei consumatori che indica l'agriturismo come luogo per l'accoglienza preferito, con un incremento delle presenze del 3%.


Fra le forme di accoglienza, secondo il sondaggio, il 28% degli intervistati soggiornerà in agriturismo. A seguire l' hotel (26%), il bed&breakfast (13%), la casa di proprietà o di amici (12%) e in affitto (10%). L'agriturismo cresce anche grazie a un calo del 8%, rispetto al 2010, delle destinazioni estere, in favore delle mete italiane. In testa la Toscana (10%), il Trentino (4%) e la Puglia (4%) seguite da Umbria e Sicilia. Gli agriturismi, inoltre, spesso offrono sistemazioni convenienti: una camera doppia in agriturismo con prima colazione costa in media 80 euro, contro i 105 euro del costo medio in hotel, dato emerso da una recente indagine di un portale del settore.
Inoltre in un agriturismo è facile inconterare stutture che uniscono alla unicita del posto, la scoperta di nuovi prodotti gastronomici legati al territorio , che in altre stutture ricettive non ci sono 

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