mercoledì 5 ottobre 2022

Bari vecchia

Itinerario pedonale nel centro storico

Il centro medioevale di Bari vecchia pare fatto apposta per pedersi e il nostro percorso consigliato non esclude affatto il piacere di smarrirsi e ritrovarsi addentrandosi nel dedalo dei vicoli. Nel Poro vecchio e dalle due piazze  centro politico ede economico di Bari Vecchia, l'antica cerchia cittadina(la Muraglia) nel primo tratto offre a destra una bella vista sul porto e a sinistra sull'elegante abside della basilica di S, Nicola. Luoghi di culto romanici punteggiano Bari Vecchia in direzione della Cattedrale la seconda architettura  della citta medioevale. Da piazza dellì'Odegitria infine si raggiunge in breve il castello 

lunedì 3 ottobre 2022

L'altopiano delle Murge

 Itinerario automobilistico da Bitonto a Santeramo in Colle

Lasciata Bari in direzione sud ovest lungo la SS96, Da Bitonto una prima deviazione conduce a Paolo del Colle e quindi a Bitetto, La Sp 231, un lungo rettilineo fra interminabili uliveti, punta decisamente a ovest . Lungo questa via, dalla bella Ruvo di Puglia si puo ancora divagare verso Corato e Terlizzi, La Sp 234 affronta i primi dolci rilievi  murgiani con la sagoma geometrica del Castel del Monte sullo sfondo.. La visita prosegue verso Andria, il più popoloso centro del Nord del baresee Canosa di Puglia, nota nell'antichità per la produzione di ceramiche, Da qui si addentra, tra quasi impercettibili ondulazioni dell'altopiano tipico delle Murge fino a Minervino Murge in splendida posizione panoramica, La strada corre tra le masserie e vaste campagne, lasciando a sinistra i ruderi del castello Garagnone per allacciarsi sull'impervio ambiente dell'Alta Murgia a Gravina di Puglia. A breve distanza  fra estesi campi di grano sorge la cimaa un rilievo Altamura, segnata dalla personalità di Federico II. Attraverso gli ambienti boscosi della foresta Mercadante, l'itinerario punta nuovamente in direzione di Bari, facendo tappa nel dinamico centri di Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti e Santeramo in colle, famoso per i suoi fornelli pronti specializzati in carne equine

domenica 2 ottobre 2022

Bari la citta sul mare

Bari la citta sul mare

 Alla scoperta della porte d'oriente sull'adriatico

 Bari si trova al centro della regione è rappresenta per molti versi il luogo più rappresentativo della Puglia, si adagia sulla sponda del mare Adriatico circa a meta del tratto di pugliese che guarda ai Balcani, dominato da un lungomare tra i più suggestivi d'Italia, fatto di punti di fuga in cui lo sguardo può andare avanti all'infinito, di teatri che, fino all'inizio del secolo scorso, galleggiavano sull'acqua, mercati del pesce dove i baresi, e da qualche tempo non solo loro - mangiano il presce crudo di mattina sorseggiando una birra fredda davanti all'acqua, mentre poco più in la i pescatori attraccano le barche blu al molo o cittadini serafici pescano dalle balaustre del lungomare a qualsiasi ora. Bari è il teatro Petruzzelli rinato dalle ceneri, gioiello liberty incastonato nel cuore del quartiere umbertino e circondato da splendidi palazzi come la sede dell''Acquedotto Pugliese, Qui la splendida facciata in pietra di Trani annuncia l'abbondanza deli interni marmi policromi, vetrate dipinti murali frutto del genio del decoratore romano Duilio Cambellotti, chiamato ad omaggiare il bene più prezioso per Bari, l'acqua. Il quartiere murattiano con i suoi negozi, le passeggiate, il gelato, l'espressino - un piccolo cappuccino - e i suoi forni dove sfornano una focaccia calda unica e sempre buona ad ogni ora- ricordo le uscite dal politecnico - ma anche le limonate fresche nei bar all'aria aperta. E io risento quell'accento che dentro di me  è rimasto incontaminato, ma che le mie orecchie non sono più abituate a sentire e quindi mi scatena in me ricordi della mio passato universitario. Bari è Bari vecchia- chi non la conosce - confine invalicabile per noi studenti fuori sede, del calciatore Antonio Cassano, e ogni paesaggio preferito per le uscite serali, una birra all'aperto sulla muraglia, una passeggiata tra i vicoli lastricati  bianchissimi d'estate,  tra le signore della pasta che lavorano l'impasto con dita veloci per dare forma alle orecchiette e agli strascinat, inseguendo il profumo dei panzerotti rigorosamente al pomodoro e mozzarella e un ristorante di pesce da cui non corresti mai uscire. 
Bari è il quartiere Madonnella, di se in imbocchi a caso una strada, è molto probabile che a un certo punto in lontananza rivedi il blu del mare. Bari è Poggiofranco il simbolo della Bari bene che con timore noi studenti frequentavamo in punta di piedi.
L'aria d'Oriente che si percepisce nell'intrico dei vicoli e i suoni che riecheggiano ricordano come Bari fosse uno snodo fondamentale  per i commerci per con il Levante: dal suo porto partivano le navi dei pellegrini diretti in terra Santa, e tutt'oggi fiumi di fedeli, soprattutto russi, si riversano nella basilica di S . Nicola per onorare il santo universale. Una luce mediterranea leviga  da secoli le pietre delle superbe chiese medioevali di Bari Vecchia, le corti raccolte e i mezzani animali di un'intensa religiosità popolare fra le edicole votive e nel vociare di una multiforme umanità. Al calar del sole  le piazze e i vicoli e gli allacci al mare si riempiono di vita e di gente,  Un'attenta politica di recupero ha reso finalmente amichevole un centro storico impraticabile fino a pochi anni fa.

giovedì 17 aprile 2014

Ostuni: I Millenari di Puglia rendono omaggio alle palme, simbolo di pace

Nel periodo pasquale la pianta d'ulivo, elemento chiave del paesaggio pugliese, assume un ruolo fondamentale. Da sempre considerato un albero simbolo di pace, durante la domenica delle palme vengono benedetti e distribuiti ramoscelli d'ulivo in ricordo dell'episodio biblico in cui ramoscelli d'ulivo erano tra le mani della folla festante che osannava Gesù al momento del suo ingresso nella città di Gerusalemme, pochi giorni prima che fosse Crocefisso. Sono tanti i racconti biblici in cui compare l'ulivo. E' nell'Orto del Getsemani dove Gesù si recò a pregare la notte del suo arresto, è nel diluvio universale. Per la domenica delle palme del 2014 l'associazione Millenari di Puglia vuole rendere omaggio a questa pianta magnifica e straordinaria che tanto ha dato all'uomo organizzando una escursione di bassa difficoltà tra sentieri dove sono presenti tracce di antiche carraie, tra gli ulivi millenari della lama Palombara dove sono delle di presenti anche grotte un villaggio e con visita rupestre al suggestivo frantoio ipogeo della Masseria Palombara grande, simbolo della cultura millenaria dell'olio. L'escursione terminerà all'ora di pranzo.
La Masseria Palombara grande si raggiunge facilmente dall'uscita Villanova della superstrada Bari-Lecce e seguendo le indicazioni per Ostuni . Dopo circa 13 km svoltare a destra seguendo il cartello per via Traiana e dopo 600 metri circa vi è l'entrata per la masseria. Nel pomeriggio della domenica della palme domenica 13 aprile alle ore 16.30.
E' possibile scoprire l'area collinare ostunese con una escursione per visitare la Grotta dei Millenari, recentemente riportata alla luce dall'associazione dalla quale prende il nome. Durante l'escursione si percorreranno sentieri collinari che attraversando le prime fioriture e le orchidee selvatiche ci porteranno alla suggestiva grotta panoramica. Dall'interno della grotta è possibile osservare l'intera piana degli ulivi secolari e millenari che da Ostuni va verso Fasano e Monopoli. Un colpo d'occhio incredibile di grande impatto emotivo L'appuntamento è al parcheggio del Parco Archeologico di Santa Maria di Agnano, ad appena 1 km dal centro abitato della città di Ostuni e raggiungibile percorrendo la strada che da Ostuni va verso Montalbano-Fasano. Una piccola avventura per scoprire grandi e unici tesori dell'area collinare ostunese Nel pomeriggio di sabato 12 aprile alle ore 16.00 è, in programma una ciclo escursione verso la bellissima Torre Pozzelle che ci consentirà di fare una sosta lungo il percorso per osservare la presenza della farfalla Cassandra, una delle più belle farfalle che possiamo osservare in Puglia, estremamente rara e specie a rischio. La bellissima farfalla, che vola appena una ventina di giorni all'anno fino a metà aprile, trova una piccola oasi di riproduzione proprio nei pressi della Masseria Lamasanta che sarà il luogo di partenza per la ciclo-escursione e dove si potranno noleggiare le mountain bike dell'associazione Giuseppe Argese