mercoledì 4 maggio 2011

Ostuni, vacanze in puglia tra storia e tradizioni

Le candide abitazioni del borgo medievale — fascinoso intrico urbano rassomigliante a una casbah araba — hanno garantito alla citta l'appellativo di "bianca".
L'abitato, fondato dall'antica popolazione autoctona dei Messapi, fu evangelizzato gia nel primo secolo dell'era cristiana; alla caduta dell'impero, venne saccheggiato da Totila (543), dai Longobardi e dai Saraceni. La rinascita arrivò dopo il Mille, quando i Normanni vi promossero la diffusione dell'olivicoltura.
La Cattedrale.
Dedicata a S. Maria Assunta (1469-95), e una tra le più ammirate della Puglia, in particolare per l'armoniosa facciata in stile tardo-gotico: sopra i tre portali a ogiva, adorni di bassorilievi in lunetta, si aprono un rosone centrale e due rose laterali, con due piccole edicole a chiudere gli spioventi della navata centrale. Più difficile riconoscere le forme originarie nell'interno, stravolto da ripetuti restauri, dove merita comunque attenzione il bel coro seicentesco.
II santuario di S. Oronzo.
Sorge alle propaggini dei monti della Badessa, 3 km a nordovest della città. Sotto il presbiterio della chiesa odierna (XVII secolo) si apre una cripta basiliana adoma di affreschi; secondo la tradizione vi si nascose per sfuggire alle persecuzioni di Nerone (68 d.C.) ii santo titolare del complesso, che avrebbe fatto zampillare la sorgente cui conduce lo scalone a sinistra della chiesa. Nonostante la difficoltà del cammino, vale la pena di proseguire verso il vicino santuario di S. Biagio, situato in bella posizione panoramica: la piccola chiesa, scavata nella roccia, presenta affreschi di matrice basiliana.

Nessun commento:

Posta un commento