Entrare in in Puglia passando per Taranto, la città dei due mari, quello piccolo e quello grande, infatti un golfo separa il mare in due porzioni: per l’appunto quello piccolo e quello grande. Taranto ha sempre fatto scelte industriali e commerciali, purtroppo è anche una delle città più inquinate della Puglia e forse del sud Italia ed ha un alto tasso di tumori.
La zona del porto sino a poco tempo fa aveva fama di essere il Bronx della Puglia, quella che ho visto, nelle poche ore che ci sono stato è di una città che ha voglia di ridarsi lustro.
La luce che passa tra i vicoli, così come le persone che passeggiano danno un’atmosfera rilassata al centro storico; si passa dalle pescherie alle macellerie, dal fruttivendolo ai ristoranti tipici, dai cortili in cui i bambini giocano e gli anziani spettegolano sino ad arrivare ad un pub, con gestore già “allegro” di prima mattina che ci rapisce all’interno, rilasciandoci solo dopo avergli fatto un piccolo servizio fotografico.
Attraversiamo il ponte del mare piccolo per entrare nella Taranto moderna, fatta di corsi e vie pieni di negozi. Una città pronta a riprendersi altri spazi che non sono solo quelli industriali e chimici ma anche storici e turistici.
Lasciamo Taranto per recarci a Martina Franca, beviamo un caffè al bar Tripoli, mi godo le piazze e le vie in cui la luce, non accecante ma calorosa è la protagonista principale della visita. Attraversiamo la Valle d’Itria con i suoi trulli e trullini e poi via verso il Salento.
Alloggeremo ad Ostuni a Masseria Salinola un bellissima masserie con apparementi e piscina …
Devo fare outing, anche se mi costa fatica e spero che Vito/Reflex non legga questo post, amo la Puglia, mi piace, ci sto bene. Le serate che trascorriamo nel Salento sono divertenti e spensierate, si ride, si scherza con persone che conosco da poche ore ma che subito sento come amiche. C’è poco da fare: il Salento mi dà sempre grandi soddisfazioni.
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